In questo approfondimento tutto quello che devi sapere sulla carta tachigrafica e le diverse tipologie.

Nei nostri precedenti approfondimenti abbiamo spesso parlato del tachigrafo sia analogico che la sua più moderna e recente versione digitale. Per il corretto funzionamento di questo importante dispositivo elettronico è necessario introdurre la carta tachigrafica, una smart card dotata di chip che interagisce con il tachigrafo e memorizza di tempi di guida e di riposo dell’autotrasportatore.

La carta tachigrafica identifica il soggetto che sta operando con il tachigrafo: ad avere accesso a questi dati, oltre i condecenti stessi del mezzo di trasporto, sono infatti anche i proprietari dell’azienda di trasporto, le forze dell’ordine e gli operatori che compiono manutenzione.

Vediamo quindi con gli esperti della Casa del Contachilometro, centro di Modena che vende tachigrafi digitali ed elettronici, le diverse tipologie di carte tachigrafiche, come si distinguono e come si fa ad ottenerla.

Carta tachigrafica: le tipologie

Esistono quattro diverse tipologie di carte tachigrafiche, che si distinguono a prima vista per il colore ma anche per le funzioni a cui sono adibite:

  • carta conducente: di colore bianco, è la carta personale del conducente del mezzo che una volta inserita nell’apposito alloggiamento consente di registrare i tempi di guida e di riposo;
  • carta azienda: di colore giallo, è la carta dell’azienda proprietaria dei veicoli e consente di accedere ai dati registrati dal dispositivo e scaricarli;
  • carta officina: di colore rosso, è la carta che possiedono alcune officine autorizzate alla manutenzione e al montaggio di tachigrafi digitali;
  • carta controllo: di colore blu, è la carta riservata alle forze dell’Ordine con la quale possono effettuare controlli sui tachigrafi di bordo, affinchè i tempi di guida e soprattutto di riposo siano rispettati.

Tutte queste tipologie di carte sono soggette a scadenza e dopo un determinato periodo devono essere rinnovate entro 30 giorni prima della data di scadenza. Ad esempio la carta conducente ha una validità di 5 anni, così come quella dell’azienda e quella riservata alle forze dell’Ordine. La carta officina invece ha una durata di 2 anni.

Ma come si ottiene la carta tachigrafica?

Come richiedere la carta tachigrafica

Si tratta di un dispositivo riservato a una determinata categoria di lavoratori, ovvero gli autotrasportatori che operano con mezzi superiori alle 3,5 tonnellate di peso e che percorrono lunghe distanze.

Per ottenere la carta tachigrafica è necessario presentare oltre alla carta d’identità e al codice fiscale, una fototessera e la patente di guida di categoria C o superiore.

La Casa del Contachilometro si occupa della vendita e riparazione di tachigrafi digitali ed elettronici. Contattaci qui per maggiori informazioni.