Divenuto obbligatorio dagli anni ’70, il cronotachigrafo, è uno strumento montato su automezzi come camion, pullman e autocarri di peso superiore alle 3,5 tonnellate.

Inizialmente in carta e totalmente meccanico, il cronotachigrafo prevedeva l’utilizzo di un disco in cartoncino che registrava le attività svolte dall’autista: velocità, tempi di guida e distanza percorsa.

Anche questo strumento, come ogni singolo ingranaggio di una macchina, ha avuto una sua evoluzione; il cronotachigrafo in 50 anni di storia, da quando è stato utilizzato per la prima volta, si è evoluto da uno strumento meccanico, a uno completamente elettronico fino al 2006, quando è diventato interamente digitale.

Il cronotachigrafo digitale, chiamato semplicemente tachigrafo digitale o unità veicolo (VU), è obbligatorio su tutti i veicoli con massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, immatricolati dopo il 1° maggio 2006.

Lo strumento registra tutte le azioni che il veicolo esegue, tempi di guida, tempo di lavoro, tempo di riposo, tempo di disposizione, velocità, eventi, guasti, controllo della polizia e dati del conducente; un tachigrafo digitale può salvare fino a 2190 conducenti e 93440 attività.

La situazione del cronotachigrafo in Europa

In tutta Europa vigono differenti norme sui tempi di guida e riposo dei conducenti di camion e autobus, perciò l’europarlamento ha deciso dal 2010 che i Governi di ciascun paese stabiliscano uguali multe minime e massime per tutta l’unione europea.

Questa necessità nasce dai frequenti tentativi di infrazione delle leggi che regolano il funzionamento dei cronotachigrafi. La manomissione consiste nell’appoggiare una calamita accanto al cronotachigrafo per disconnetterlo dal suo funzionamento, in questo modo l’autista può far risultare il veicolo fermo laddove non lo era.

Proprio per questo, il cronotachigrafo deve essere sottoposto a revisione e taratura biennale, che è possibile eseguire presso centri autorizzati dal Ministro dei Trasporti.

La nostra officina è certificata per la revisione e taratura di tachigrafi di prima generazione con sigla MICA MN 002 e per il nuovo tachigrafo digitale, o anche intelligente con la sigla I3 AB 067322.

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